La produzione di Monili ed oggetti in oro, nella quale gli etruschi dimostrarono un elevato grado di elaborazione tecnica capace di sfruttare le possibilità espressive del metallo, fu ricchissima e meritatamente famosa.
Il periodo di massima fioritura fu tra la metà del VII e la fine del VI secolo a. C., a Vetulonia e Vulci.
Anche nell’oreficeria trionfò il gusto per il sovraccarico e gli effetti enfatici con lavorazioni spesso combinate insieme.
Tali tecniche comprendevano l’incisione, lo sbalzo, la fusione, la filigrana e, soprattutto, la granulazione, consistente nell’applicare sulla superficie del metallo piccoli granelli d’oro saldati tra loro, moltiplicando così l’effetto dell’incidenza della luce.